Le esportazioni delle regioni italiane stimate da ISTAT nel secondo trimestre 2019 rilevano una crescita congiunturale rispetto allo stesso trimestre 2018 per le ripartizioni territoriali del Centro (+5,0%), per il Sud e per le Isole (+4,0%), mentre sia il Nord-est che il Nord-ovest registrano una lieve diminuzione delle vendite (-0,6% e -0,4% rispettivamente).


Nel periodo gennaio-giugno 2019, si rileva rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente un sostenuto incremento tendenziale delle vendite sui mercati esteri per il Centro (+17,4%), molto più contenuto per il Sud (+2,5%) e il Nord-est (+1,5%), mentre il Nord-ovest mostra una contenuta diminuzione (-1,1%) e le Isole una marcata contrazione dell’export (-11,9%).


Nei primi sei mesi del 2019, tra le regioni più dinamiche all’export su base annua, si segnalano Lazio (+26,9%), Molise (+24,6%), Toscana (+17,9%), Campania (+10,4%) e Puglia (+10,1%). Diversamente, si registrano ampi segnali negativi per Calabria (-22,0%), Basilicata (-19,5%) e Sicilia (-17,3%).
In Umbria si assiste ad un incremento delle esportazioni, nei primi sei mesi dell’anno, pari all’1,8%.

GLOSSARIO:
Esportazioni: includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al resto del mondo, Esse sono valutate al valore Fob (free on board), che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore, Questo prezzo comprende il prezzo ex-fabrica, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale e gli eventuali diritti all’esportazione.
FONTI:
ISTAT, 2019