Incidenza della povertà.

Le stime diffuse da ISTAT nel report “La povertà in Italia” si riferiscono, per ciascuna regione, alla povertà assoluta e relativa. A livello regionale sono a disposizione solo i dati relativi alla povertà relativa.
La povertà relativa è un parametro che esprime la difficoltà economiche nella fruizione di beni e servizi, riferita a persone o ad aree geografiche, in rapporto al livello economico medio di vita dell’ambiente o della nazione.
Questo livello è individuato attraverso il consumo pro-capite o il reddito medio, ovvero il valore medio del reddito per abitante, quindi, la quantità di denaro di cui ogni cittadino può disporre in media ogni anno e fa riferimento a una soglia convenzionale adottata internazionalmente che considera povera una famiglia di due persone adulte con un consumo inferiore a quello medio pro-capite nazionale. Questo tipo di povertà si distingue dal concetto di povertà assoluta, che indica invece “l’incapacità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile nel contesto di appartenenza”.

Nel 2017 si stima siano 1 milione e 778mila le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 5 milioni e 58 mila individui.
La povertà relativa risulta in crescita rispetto al 2016. Nel 2017 riguarda il 12,3% delle famiglie residenti (10,6% nel 2016), per un totale di 3 milioni 171mila famiglie, e 9 milioni 361mila individui, il 15,6% dei residenti (14,0% l’anno precedente).

Nel dettaglio territoriale, Valle d’Aosta (4,4%), Emilia-Romagna (4,6%), Trentino Alto Adige (4,9%), Lombardia (5,5%), Toscana (5,9%), Veneto (6,1%), Piemonte (6,8%), Friuli Venezia Giulia (6,9%), Lazio (8,2%), Liguria (8,5%) e Marche (8,8%) mostrano i valori più bassi dell’incidenza di povertà relativa e inferiori alla media nazionale.
Per quanto concerne l’Umbria si stima siano più di 113 mila gli individui in condizione di povertà relativa nel 2017. Dal 2016 al 2017 tale popolazione è aumentata di circa 10 mila unità.
L’Umbria nel 2017 presenta un incidenza di povertà relativa leggermente superiore alla media nazionale (12,6% contro il 12,3%), posizionandosi in ultima posizione tra le regioni del centro nord.
Rispetto al 2016 l’Umbria registra un aumento di tale incidenza pari al 6,8%.

Grafico. Incidenza di povertà relativa – Anni 2016 e 2017

* valore nel 2016 non significativo a motivo della scarsa numerosità campionaria

GLOSSARIO INDICATORI:

Incidenza della povertà: si ottiene dal rapporto tra il numero di famiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di povertà e il totale delle famiglie residenti. Relativamente alle persone, si ottiene come rapporto tra il numero di persone in famiglie povere e il totale delle persone residenti.

FONTI:
Istat, La povertà in Italia, 2018