L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato nel 2015 l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un piano di azione globale per il benessere delle persone, la protezione dell’ambiente e la prosperità dei Paesi. Nell’Agenda sono individuati 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), finalizzati a un modello di sviluppo che coniughi gli aspetti economici con quelli sociali e ambientali, in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità di soddisfare quelli delle generazioni future.
I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 vanno misurati e monitorati nel tempo, per ricalibrare le politiche e le azioni di intervento. Gli SDG sono organizzati in un sistema di 169 target e oltre 200 indicatori, con i quali vengono delineate a livello mondiale le direttrici dello sviluppo sostenibile dei prossimi anni. La finalità è quella di offrire un quadro integrato di informazioni quantitative comparabile a livello internazionale, per la misurazione del benessere, della qualità ambientale e della green economy nel quadro dello sviluppo sostenibile.
Note metodologiche
Nei grafici pubblicati si riportano le serie storiche 2010-2017 (2016 dove non disponibile il 2017) degli indicatori scelti per ogni obiettivo riferiti al comparto territoriale regionale, al Centro Italia e nazionale e l’indicatore composito elaborato da ASviS(1) per ciascun obiettivo secondo il metodo di calcolo AMPI in seguito modificato per il BES. L’indicatore composito è una combinazione di diverse misure elementari ed esprime in sintesi il percorso di avvicinamento o di allontanamento del territorio rispetto ad ogni indicatore considerato dello specifico GOAL (obiettivo).
Posto a 100 il valore italiano del 2010, l’indicatore composito permette di osservare la performance nel tempo della nostra regione rispetto all’obiettivo e il confronto con l’andamento medio nazionale e di quello delle regioni del comparto territoriale Centro (Toscana, Marche, Umbria e Lazio).
Nella scelta degli indicatori considerati per ogni GOAL, ai fini del calcolo di ogni indicatore composito si è tenuto conto solo di quelli disponibili per la serie storica 2010-2017 (2016).
Il GOAL 8 e gli indicatori prescelti
Il Goal 8 persegue l’obiettivo di incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti. Un presupposto per una crescita economica sostenibile e inclusiva è rappresentato dall’accesso per tutti gli individui a un lavoro adeguatamente retribuito.
Nel 2017, in Umbria, il tasso di crescita annuo del PIL reale per abitante è in miglioramento rispetto all’anno precedente ritornando su valori positivi (0,4%), anche se ancora sotto la media nazionale e del Centro. Nel periodo esaminato (2010-2017) il dato più elevato per l’Umbria si è registrato nel 2015, quando ha raggiunto il valore del 3,1%.
La produttività del lavoro, misurata dal tasso di crescita annuo del PIL reale per occupato, si attesta nel 2017 allo 0,6%, registrando un incremento rispetto all’anno precedente; il valore risulta superiore sia al dato nazionale (0,4%), che a quello del Centro (-0,4%).
Il tasso di occupazione, per tutto il periodo preso in considerazione (2010-2017), è superiore sia a quello nazionale che a quello del Centro, attestandosi nel 2017 al 62,9%.
Il tasso di mancata partecipazione al lavoro, che rispetto al più noto tasso di disoccupazione fornisce una misura più ampia dell’offerta di lavoro, si attesta in Umbria nel 2017 al 15,9%, presentando per tutto il periodo 2010-2017 valori inferiori rispetto sia ai dati del comparto nazionale che a quelli del Centro (in questo caso tranne che nel 2012).
La quota di part-time involontario ha registrato il valore più elevato nel 2015, diminuendo poi negli anni successivi con un valore nel 2017 pari al 12,9%, superiore sia al dato nazionale (11,4%) che a quello del Centro italia (12,5%).
La percentuale di giovani tra 15 e 29 anni in Umbria che non lavorano, non studiano e non sono neppure in un percorso di formazione, i cosiddetti Neet, si mantiene per tutto il periodo 2010-2017 su valori inferiori alla media nazionale e ai dati del Centro, con un valore pari al 15,4% nel 2017 (contro il 20,1% dell’Italia e del 16% del Centro).
Diminuisce nel tempo il tasso di infortuni mortali e inabilità permanente, presentando nel 2016 un valore pari a 18,3% (26,8% nel 2010), rimanendo ancora decisamente superiore alla media italiana (11,6%).
In aumento, rispetto al 2010, l’Incidenza degli occupati non regolari sul totale degli occupati (12,9% in Umbria nel 2016), dato che comunque rimane inferiore alla media italiana per tutto il periodo considerato (2010-2016).
L’indicatore elaborato composito del Goal 8. 2010-2017. Umbria, Centro italia, Italia
L’indicatore composito elaborato del Goal 8 segnala un posizionamento dell’Umbria inferiore rispetto agli altri due comparti territoriali (Italia e Centro) fino al 2015 mettendo in evidenza la ricaduta della crisi economico finanziaria a partire dal 2010, con timidi segnali di ripresa nell’ultimo triennio considerato. In particolare, l’indicatore composito (calcolato fatto 100 l’Italia nel 2010) scende nel periodo considerato per i tre comparti territoriali presi in esame, ma la riduzione in Umbria risulta più contenuta.
NOTE:
(1) L’ASviS è l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata nel 2016, che riunisce attualmente oltre 200 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile. Svolge attività informativa e di diffusione per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni, la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 e per mobilitare allo scopo di realizzare gli obiettivi.
GLOSSARIO:
Tasso di crescita annuo del PIL reale per abitante: Tasso di variazione annuo del PIL a prezzi di mercato per abitante in valori concatenati
Tasso di crescita annuo del PIL reale per occupato: Tasso di variazione annuo del PIL a prezzi di mercato per occupato in valori concatenati
Tasso di occupazione (15-64 anni): Percentuale di occupati di 15-64 anni sulla popolazione totale di 15-64 anni
Tasso di mancata partecipazione al lavoro: Percentuale di disoccupati di 15-74 anni + forze di lavoro potenziali di 15-74 anni che non cercano lavoro nelle 4 settimane ma sono disponibili a lavorare sul totale delle forze di lavoro 15-74 anni + forze di lavoro potenziali 15-74 anni che non cercano lavoro nelle 4 settimane ma sono disponibili a lavorare.
Quota di part-time involontario: Percentuale di occupati che dichiarano di svolgere un lavoro a tempo parziale perché non ne hanno trovato uno a tempo pieno sul totale degli occupati
Giovani che non lavorano e non studiano (NEET) (15-29 anni): Percentuale di persone di 15-29 anni né occupate né inserite in un percorso di istruzione o formazione sul totale delle persone di 15-29 anni
Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente: Numero di infortuni mortali e con inabilita permanente sul totale occupati (al netto delle forze armate) per 10.000 occupati
Incidenza occupati non regolari sul totale degli occupati: Percentuale di occupati che non rispettano la normativa vigente in materia lavoristica, fiscale e contributiva sul totale degli occupati.
FONTI:
ISTAT, Produzione e valore aggiunto delle attività manifatturiere e del settore energetico, Input di lavoro per settore di attività economica e per tipologia di occupazione (regolare e non regolare), Conti economici regionali
ISTAT, Rilevazione sulle forze di lavoro
INAIL
ISTAT, Contabilità nazionale