L’analisi – elaborata utilizzando la Banca dati del Sistema Conti Pubblici Territoriali – prende in considerazione il totale della spesa consolidata (totale, corrente, in conto capitale) in Umbria nel 2016 per livelli di governo del Settore Pubblico Allargato (SPA) con un approfondimento nel macrosettore Conoscenza, Cultura e Ricerca.
In particolare il SPA comprende:
- Amministrazioni centrali (Stato, Enti di previdenza, Anas etc);
- Amministrazioni locali (Enti dipendenti a livello sub-regionale, Comuni, Province, Università, CCIAA, ecc.);
- Amministrazioni regionali (Regione, ASL, Enti dipendenti a livello regionale, ecc);
- Imprese pubbliche locali (Consorzi, Aziende e istituzioni locali, società e fondazioni partecipate);
- Imprese pubbliche nazionali (Enel, Poste, ENI, ACI, Ferrovie dello stato, ENAV ecc).
Affinché il conto consolidato dei flussi finanziari che le amministrazioni pubbliche sostengono nel territorio regionale possa svolgere un ruolo di supporto nel processo decisionale e nell’attività di programmazione regionale, i flussi di spesa vengono classificati con l’obiettivo di rappresentare la molteplicità dei settori dell’intervento pubblico, secondo le finalità perseguite.
La costruzione dei Conti Pubblici Territoriali viene infatti effettuata secondo una classificazione settoriale, particolarmente utile per la valutazione della spesa pubblica.
Il macrosettore Conoscenza, Cultura e Ricerca oggetto del presente approfondimento comprende i settori Istruzione, Formazione, R&S, Cultura e Servizi ricreativi (*).
Nel 2016 la spesa totale consolidata del SPA in Umbria è stata pari a 13.369,01 milioni di euro per un valore di spesa totale procapite pari a 15.039,8 milioni, inferiore alla media italiana che è pari a 16.502,5 milioni di euro (valori a prezzi correnti).
La spesa corrente è stata pari nel 2016 a 12.053,3 milioni, mentre quella in conto capitale è stata di 1.315,7 milioni (valori a prezzi correnti).
L’analisi della spesa totale (valori a prezzi correnti) del SPA per macrosettore evidenzia per l’Umbria che il macrosettore che nel 2016 assorbe la quota più alta – in media – è quello delle Politiche sociali (46%). Al secondo posto si colloca il settore Sanità, con una quota del 12%, mentre al terzo si trova il macrosettore Amministrazione generale (10%).
Il macrosettore Conoscenza, cultura, ricerca è il quinto macrosettore di spesa e rappresenta il 7,4% della spesa totale del SPA in Umbria.
Grafico. Composizione % della spesa totale del SPA per macrosettori
Fonte: Elaborazione del Nucleo CPT della Regione Umbria su dati CPT
All’interno del macrosettore Conoscenza, cultura, ricerca, la voce più alta di spesa sul totale è effettuata per il settore Istruzione (75,2%) seguito da Cultura e servizi ricreativi (13,6%), Ricerca e sviluppo (8%) e Formazione (3,1%).
Grafico. Composizione % della spesa totale del SPA del macrosettore conoscenza, cultura, ricerca
Fonte: Elaborazione del Nucleo CPT della Regione Umbria su dati CPT
Significativo è il dato relativo alla spesa corrente che presenta, rispetto alle altre tipologie di spesa considerate, il valore più elevato, pari al 7,8% sul totale della spesa corrente.
Grafico. Composizione % della spesa corrente del SPA per macrosettori
Fonte: Elaborazione del Nucleo CPT della Regione Umbria su dati CPT
Il 76,5% della spesa corrente è effettuata per il settore Istruzione, seguito dal settore Cultura (12,8%), dalla Ricerca e sviluppo (7,4%) e per ultimo dalla Formazione (3,3%).
Grafico. Composizione % della spesa corrente del SPA del macrosettore conoscenza, cultura, ricerca
Fonte: Elaborazione del Nucleo CPT della Regione Umbria su dati CPT
Se analizziamo la spesa in conto capitale, ossia la spesa per investimenti effettuata per il macrosettore Conoscenza, cultura e ricerca, essa rappresenta il settimo settore di spesa (con una quota pari al 4% sul totale della spesa in conto capitale del SPA). Al primo posto si piazza il macrosettore Attività produttive e opere pubbliche.
Grafico. Composizione % della spesa in conto capitale del SPA per macrosettori
Fonte: Elaborazione del Nucleo CPT della Regione Umbria su dati CPT
All’interno del macrosettore oggetto di analisi la maggior parte della spesa in conto capitale viene effettuata per il settore Istruzione (52,7%), seguito dalla Cultura (28,5%), Ricerca e sviluppo (18,8%) mentre quasi nulla è la spesa per investimenti effettuata nel settore Formazione.
Grafico. Composizione % della spesa in conto capitale del SPA del macrosettore conoscenza, cultura, ricerca
Fonte: Elaborazione del Nucleo CPT della Regione Umbria su dati CPT
Note:
(*) Il settore Istruzione comprende le spese per: l’amministrazione, il funzionamento e la gestione delle scuole e delle università pubbliche (ad esclusione della spesa da queste ultime esplicitamente destinata alla ricerca scientifica); edilizia scolastica ed universitaria; servizi ausiliari dell’istruzione (trasporto, fornitura di vitto ed alloggio, servizio doposcuola, assistenza sanitaria e dentistica); provveditorati agli studi; sostegno al diritto allo studio (buoni libro, contributi per i trasporti scolastici, mense, convitti) dei vari enti locali; interventi per la promozione di iniziative di cooperazione educativa e scientifica, per l’attuazione di scambi, di ricerche, di viaggi didattici, di studi e di gemellaggi di scuole;
Il settore Formazione comprende le spese per: la formazione e l’orientamento professionale (inclusa quella per interventi destinati a specifiche funzioni) e la relativa costruzione e gestione di impianti e strutture. Include la spesa per mezzi e sussidi tecnico didattici; assegnazioni agli enti locali per il finanziamento delle attività attuative delle politiche formative; interventi per la realizzazione di programmi comunitari; contributi per incentivare le iniziative rivolte a favorire un organico riequilibrio territoriale delle strutture operative di formazione professionale con riguardo al miglioramento della loro qualità e della loro;
Il settore Cultura e servizi ricreativi comprende le spese per: la tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale; musei, biblioteche, pinacoteche e centri culturali; cinema, teatri e attività musicali; attività ricreative (parchi giochi, spiagge, aree di campeggio e relativi alloggi ammobiliati su base non commerciale, piscine, casinò e sale da gioco) e sportive; interventi per la diffusione della cultura e per manifestazioni culturali, laddove non siano organizzate primariamente per finalità turistiche; sovvenzioni, propaganda, promozione e finanziamento di enti e strutture a scopi artistici, culturali e ricreativi; sovvenzioni per giardini e musei zoologici; iniziative per il tempo libero; sussidi alle accademie; iniziative a sostegno delle antichità e delle belle arti; interventi per il sostegno di attività e strutture dedicate al culto;
Il settore Ricerca e sviluppo comprende le spese per: l’amministrazione e il funzionamento di enti e strutture pubbliche destinate alla ricerca scientifica di base (ossia l’attività sperimentale o teorica intrapresa principalmente per acquisire nuove conoscenze sulle fondamenta basilari dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza la prospettiva immediata di particolari applicazioni o usi di queste nuove conoscenze) ed a quella applicata (ossia l’indagine originale intrapresa per acquisire nuove conoscenze, ma diretta principalmente verso un proposito o un obiettivo specifico e concreto); sostegno, tramite sovvenzioni, prestiti o sussidi, di attività di ricerca e sviluppo svolta dal settore privato. La ricerca applicata, pur essendo riferibile ai diversi settori (ricerca nel campo della difesa, dell’ordine pubblico e della sicurezza, degli affari economici, dell’ambiente, ecc), è comunque classificata in questo settore.
Consulta il rapporto completo “La spesa del Settore Pubblico allargato in Umbria nel settore della Conoscenza, Cultura e Ricerca” pubblicato nella Sezione Biblioteca
Fonti:
Conti Pubblici Territoriali, Giugno 2018