Esportazioni.

Nel periodo gennaio-giugno 2018 la crescita tendenziale(*) dell’export stimata in Umbria presenta un dato in forte incremento: 5,5%, passando dai 1.996 milioni di euro del I semestre 2017 ai 2.107 milioni di euro del 2018 e mantenendo una quota costante dello 0,9% su base nazionale. E’ la migliore performance rispetto alle altre regioni dell’Italia centrale che registrano un incremento medio dello 0,7% nello stesso periodo considerato ed in particolare un decremento dello 0,5% per le Marche e una diminuzione del 2,3% nel Lazio. In generale per le ripartizioni territoriali si registrano le seguenti variazioni: Isole (+9,3%), Nord-est (+5,9%), il Mezzogiorno (+4,6%) e il Nord-ovest (+4,0%), mentre risulta solo di poco positiva per il Centro (+0,7%).

Cartogramma. Esportazioni per regione. Gennaio-Giugno 2018 (valori in milioni di Euro)

In particolare nei primi sei mesi del 2018 si registra in Umbria una marcata crescita (rispetto allo stesso periodo 2017) nelle vendite riferite ai settori di attività economica ATECO “Computer, apparecchi elettronici e ottici” (+27,1%), “Mobili” (+11,6%), “Articoli in gomma (+11,4%), “Prodotti alimentari, bevande e tabacco” (+11,0%), Macchine ed apparecchi n.c.a. (+11,0%), “Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)” (+10,9%). I settori economici che fanno registrare i decrementi più evidenti nelle vendite export, tra i due periodi considerati, sono: “Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici” (-51,4%), “Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere” (-43,7%), “Legno e prodotti in legno; carta e stampa” (-14,3%), “Carta e prodotti di carta; prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati” (-10,6%).

Grafico. Esportazioni per regione – Variazione % I semestre 2017 – I semestre 2018

In Umbria (I semestre 2018) le voci che tra i vari settori di attività economica contribuiscono in maniera più rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale(**), sono costituite dai “Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca” (2,6%), dal “Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio” (2,4%) e dagli “Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)” (2,4%).

I dati desunti dalle serie storiche 2000-2017 presentano per l’Umbria tassi di variazione annuale (su base trimestrale) dell’export generalmente in linea con la tendenza nazionale e con quella delle regioni del Centro Italia; in particolare, sempre per l’Umbria, si rileva una tendenza al rialzo fino al 2006, una successiva decisa contrazione fino al 2009, un marcato rilancio dal 2010 e una nuova fase di flessione fino al 2014 (in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e a quello delle regioni del Centro Italia). Dal 2015 al 2017 le variazioni dell’export annuali tornano ad essere positive.

Grafico. Variazione % annuale su base trimestrale dell’export. Serie storiche 2000-2017

Fonte: Istat, Statistiche del commercio estero (dati provvisori)
(*) Variazione calcolata sui flussi del periodo dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
(**) Quote calcolate sul totale nazionale del settore.