ISPRA PUBBLICA I DATI RELATIVI AL 2021
Il rapporto Gli indicatori del clima in Italia, a cura dell’Ispra, illustra l’andamento del clima nel corso del 2020 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia. La pubblicazione si basa in gran parte su dati, indici e indicatori derivati dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati climatologici di interesse ambientale (Scia).
Come indicato dall’ Organizzazione metereologica mondiale (Omm), inoltre, la base climatologica per il calcolo delle anomalie di temperatura e precipitazioni è stata aggiornata al trentennio più recente (1991-2020).
Tra i dati si legge che il 2021, con variazione positiva di temperatura media di +0.23°C rispetto alla media climatologica 1991-2020, è risultato meno caldo dei precedenti anni. A partire dal 2000, le variazioni rispetto alla media climatologica 1991-2020 sono state sempre positive, ad eccezione di quattro anni (2004, 2005, 2010 e 2013); il 2021 è stato l’ottavo anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla media. Sull’intero territorio nazionale, le anomalie negative più consistenti sono state registrate ad aprile (-1.40°C). Gli altri mesi dell’anno sono stati più caldi della media, con le anomalie positive più elevate a febbraio (+1.82°C), seguito da giugno (+1.64°C) e settembre (+1.50°C). I mesi più caldi della media sono stati ovunque soprattutto febbraio, quando si sono registrate anomalie positive di +1.84°C al Nord, +1.99°C al Centro, +1.71°C al Sud e Isole. I mesi più freddi della media sono stati maggio (-1.74°C) e aprile (-1.73°C) al Nord, aprile (-1.71°C) al Centro, ottobre e aprile (-1.0°C) al Sud e Isole. La temperatura superficiale dei mari italiani nel 2021 è stata superiore alla media climatologica 1991-2020 e si colloca al quinto posto dell’intera serie dal 1961 con un’anomalia media di +0.46°C.
Infine, sull’intero territorio nazionale le precipitazioni sono state scarse da febbraio a ottobre: tutti i mesi hanno fatto registrare precipitazioni inferiori alla norma ad eccezione di gennaio, luglio e novembre. I mesi relativamente più secchi sono stati marzo (-47%) e settembre (-44%) seguiti da giugno e agosto mentre il mese relativamente più piovoso è stato gennaio, con un’anomalia positiva di +91%, seguito da novembre (+39%).