L’economia dell’Umbria secondo Banca d’Italia

Nei primi sei mesi del 2022, secondo l’aggiornamento congiunturale degli studi di Banca d’Italia, l’attività economica umbra ha continuato a crescere in maniera sostenuta: nel primo semestre dell’anno il PIL dell’Umbria è cresciuto del 5,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021, in linea con l’andamento registrato a livello nazionale.

In Umbria tra gennaio e giugno 2022 sono stati esportati all’estero beni e servizi per un valore pari a 2,9 miliardi di euro (a valori correnti), con un aumento delle esportazioni rispetto ai primi 6 mesi del 2021 del 34,7% superiore sia a quello del Centro (+21,1%) e dell’Italia (+22,5%).

Anche nel I semestre 2022 i Paesi Ue27 rappresentano il mercato di sbocco più rilevante per il sistema produttivo regionale con il 66,7% delle vendite, in particolare i flussi dell’export umbro vanno verso Germania (che da sola assorbe il 31,6% dell’export nell’Ue27) e Francia (12,4%); per i mercati esterni, invece, l’export regionale evidenzia flussi più rilevanti verso l’America (13,6%), l’Asia (8,4%) e i Paesi BRICS (3,5%). Limitato il peso delle esportazioni regionali verso i due paesi in conflitto Russia e Ucraina, rispettivamente 1,1% e 0,2% del totale; in questi due paesi la maggior parte delle esportazioni riguardano i prodotti e le attività manifatturiere.

I settori a più elevata capacità esportativa nel I semestre 2022 in Umbria sono:

  1. a) metalli di base e prodotti in metallo – tale settore realizza da solo il 32,8% delle esportazioni umbre (attribuibili nella quasi totalità al polo siderurgico di Terni);
  2. b) macchinari e apparecchi meccanici (16% dell’export umbro);
  3. c) prodotti tessili e dell’abbigliamento (13%);
  4. d) prodotti alimentari (10,6%).

Per quanto concerne il movimento turistico, I flussi turistici in Umbria sono tornati nel complesso su livelli analoghi a quelli pre-pandemici. La forte espansione del turismo avviatasi nella seconda parte del 2021 è continuata anche nei primi 9 mesi dell’anno in corso. Le presenze dei primi nove mesi sono aumentate del 39,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le presenze dei turisti stranieri sono più che raddoppiate (+105,4%) mentre quelle degli italiani sono aumentate del 18,7%.

Mercato del lavoro

Nel I semestre 2022 in Umbria il numero di occupati è rimasto pressoché invariato rispetto allo stesso periodo del 2021 (-0,2%), mentre in Italia a si è registrata una crescita (+3,6%).

Per quanto riguarda le forze di lavoro umbre queste hanno registrato una flessione dello 0,8% rispetto ai primi 6 mesi del 2021. A questa lieve flessione si è associato un sensibile calo del numero di persone in cerca di lavoro (-8,7%); ne è derivata una riduzione di 0,6 punti percentuali del tasso di disoccupazione che si attesta al 6,7 per cento, inferiore a quello italiano pari all’8,4%.

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FONTE DATI: Rapporto Economie regionali. L’economia dell’Umbria, aggiornamento congiunturale, 2022. Banca d’Italia