Salute
Aspettativa di vita alla nascita
L’aspettativa di vita alla nascita è il numero medio di anni che un neonato dovrebbe vivere. L’aspettativa di vita alla nascita più alta si trova nella regione della Comunidad de Madrid. Nel 2018, l’aspettativa di vita di una neonata nell’UE-27 era di 83,7 anni, 5,5 anni in più rispetto a un neonato di sesso maschile (78,2 anni).
L’aspettativa di vita è più alta per le donne che per gli uomini in tutte le regioni dell’UE; i livelli più alti di speranza di vita femminile alla nascita sono stati registrati in alcune regioni spagnole e francesi, con la conferma della capitale spagnola Comunidad de Madrid con la più alta aspettativa di vita femminile dell’UE di 88,1 anni. L’Italia settentrionale e centrale hanno registrato alcuni dei livelli più alti di aspettativa di vita maschile alla nascita, con un picco di 82,7 anni nella Provincia Autonoma di Trento. In Umbria l’aspettativa di vita alla nascita era di 82,2 anni nel 2008, di 83,3 anni nel 2013 e di 84,3 anni nel 2018.
Nell’infografica sottostante si possono anche confrontare gli sviluppi tra il 2008, 2013 e 2018. Si può evidenziare che l’aspettativa di vita è aumentata tra il 2008 e il 2018 in tutte le regioni dell’UE. Tra il 2008 e il 2018, l’aspettativa di vita dei neonati nell’UE-27 è aumentata di 1,7 anni. I maggiori aumenti dell’aspettativa di vita alla nascita nelle regioni UE sono stati registrati negli Stati membri baltici e nel Sud-Vest Oltenia in Romania. Al contrario, i cinque incrementi più contenuti sono stati tutti registrati nelle regioni urbane e industrializzate della Germania occidentale: ad Hannover, Karlsruhee Colonia, l’aspettativa di vita alla nascita è aumentata di 0,4 anni, con aumenti ancora più piccoli a Braunschweig (0,3 anni) e Bremen (solo 0,1 anni).
Principali cause di morte
Le malattie cardiache sono state la causa di morte più comune nell’UE nel 2016. Le cause di morte più comuni includono malattie del sistema circolatorio, cancro e malattie dell’apparato respiratorio. Insieme, hanno causato più di 7 decessi su 10 in tutta l’UE.
Nell’infografica sottostante si può vedere come queste malattie hanno colpito le persone in ogni singola regione UE.
Le malattie dell’apparato circolatorio comprendono le cardiopatie ischemiche e le malattie cerebrovascolari (compresi gli ictus). In tutta l’UE-27, queste malattie hanno rappresentato più di un terzo (37,1 %) di tutti i decessi nel 2016 con un tasso di mortalità standardizzato di 371 per 100.000 abitanti. I tassi di gran lunga più elevati si sono verificati in Bulgaria e Romania, con un picco di oltre 1.100 decessi ogni 100.000 abitanti nelle tre regioni bulgare di Severozapaden, Yugoiztochene Severen tsentralen. Tassi di mortalità relativamente elevati si sono concentrati negli Stati membri orientali e baltici, dove più di 50 regioni hanno registrato più di 500 decessi ogni 100.000 abitanti. In particolare in Umbria il tasso di mortalità per questa malattia rileva 283 decessi per 100.000 abitanti.
Nel 2016, il cancro ha rappresentato poco più di un quarto (25,7 %) di tutti i decessi nell’UE-27, con un tasso di mortalità standardizzato di 257 decessi ogni 100.000 abitanti. I tassi di mortalità regionali più elevati per cancro si sono concentrati negli Stati membri orientali: ad esempio, tutte le regioni di Croazia, Ungheria e Slovenia avevano tassi di mortalità superiori a 300 per 100.000 abitanti. Közép-Dunántúl, Del -Dunántúle Észak-Alföld, tutte in Ungheria, sono state le uniche regioni dell’UE a registrare più di 350 decessi per cancro ogni 100.000 abitanti. In particolare in Umbria il tasso di mortalità per questa malattia rileva 227,3 decessi per 100.000 abitanti.
La quota di decessi dovuti a malattie dell’apparato respiratorio è stata molto più bassa, pari al 7,5% di tutti i decessi nell’UE-27, con un tasso di mortalità standardizzato di 75 per 100 000 abitanti. Nel 2016, i due Regiões Autónomas da Madeirae dos Açores in Portogallo ha avuto di gran lunga i più alti tassi di mortalità standardizzati per malattie dell’apparato respiratorio (288 e 200 decessi per 100.000 abitanti). In particolare in Umbria il tasso di mortalità per questa malattia rileva 60,4 decessi per 100.000 abitanti.