Stranieri.

Al 1° gennaio 2017 i cittadini stranieri residenti (coloro che risultano iscritti nelle anagrafi comunali) in Italia sono 5.047.028, pari all’8,3% del totale dei residenti; l’incremento rispetto ad un anno prima è di circa 21 mila unità (+0,4%). La componente maschile della popolazione straniera rappresenta il 47,6% del totale. In Umbria alla stessa data del 1/1/2017 i cittadini stranieri residenti sono 95.935 (43,7% maschi), registrando un significativo decremento di quasi l’1% rispetto all’anno precedente (940 unità) e un incremento dell’8,9% nel periodo 2012-2017, dato sensibilmente più contenuto rispetto alla variazione nazionale dello stesso periodo (+33,1%) e alla variazione rilevata nelle regioni dell’Italia centrale (+24,6%).

Cartogramma. % di stranieri residenti su popolazione residente

In Umbria la percentuale di cittadini non comunitari (1) (ovvero il rapporto percentuale tra i nuovi rilasci di permessi di soggiorno avvenuti durante l’anno e l’ammontare dei cittadini non comunitari presenti) è pari al 4,8%, mentre nel 2008 si attestava al 12,9%. Nell’ambito territoriale delle regioni dell’Italia centrale la stessa percentuale nel 2016 è stata del 5,8% e a livello nazionale è pari al 5,9%.

Grafico. Cittadini non comunitari

La regione registra nel 2017 un dato percentuale significativo, pari al 22,3 % per quanto riguarda la percentuale di minori stranieri regolarmente presenti (2) sul totale dei cittadini non comunitari; il valore, anche se in diminuzione di oltre 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente e di 3,5 punti rispetto al 2008, è superiore a quello fatto registrare nell’ambito territoriale delle regioni dell’Italia centrale (19,7%) e a quello nazionale (21,9%).

Grafico. Minori stranieri non comunitari

Per quanto riguarda la percentuale di permessi di soggiorno per motivi familiari (3) rilasciati sul totale, in Umbria la percentuale nel 2017 è fissata al 49%, mentre la percentuale dei permessi di soggiorno rilasciati per motivi di lavoro (4) sul totale si attesta al 31,9%. Gli stessi indicatori rilevano nel primo caso (motivi familiari) valori inferiori a quelli umbri nel Centro Italia (38,1%) e nel dato nazionale (42,1%), mentre nel secondo caso (motivi di lavoro) valori più elevati per il Centro (39,9%) e per il dato nazionale (37,6%). In generale i permessi di soggiorno sono in sensibile calo dal 2011.

Grafico. Rilasci permessi di soggiorno per motivi familiari

Grafico. Rilasci permessi di soggiorno per motivi di lavoro

Al 1° gennaio 2017 è la Romania il paese dal quale provengono più stranieri residenti in Umbria (26.216 unità pari al 27,3% degli arrivi), seguito da Albania (14,5%), Marocco (9,9%) e Ucraina (5,1%). in totale sono 160 i paesi dai quali sono provenuti gli stranieri residenti in Umbria alla stessa data del 1/1/2017.

Grafico. Cittadinanza degli stranieri residenti in Umbria

Note:
(1) Cittadini non comunitari: L’indicatore è dato dal rapporto percentuale tra i nuovi rilasci di permessi di soggiorno avvenuti durante l’anno e l’ammontare dei cittadini non comunitari presenti (media annuale).
(2) Minori stranieri regolarmente presenti: Dall’entrata in vigore del Regolamento (CE) 862/2007, relativo alle statistiche comunitarie in materia di migrazione e di protezione internazionale, è possibile avere informazioni sui minori di 14 anni iscritti sul permesso di soggiorno di un adulto. I minori al seguito sono stati considerati presenti per motivi di famiglia anche se iscritti su un permesso rilasciato per motivi di lavoro. Ai minori è stata attribuita la durata del permesso dell’adulto di riferimento. I minori iscritti su un permesso di lungo periodo o su una carta di soggiorno sono stati considerati come soggiornanti di lungo periodo. A partire dai dati riferiti al 1°gennaio 2012 il Ministero fornisce i dati relativi a tutte le persone iscritte sul permesso di un familiare/affidatario.
(3) Permessi di soggiorno per famiglia: Può essere rilasciato al familiare di uno straniero regolarmente soggiornante, titolare di un valido permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per asilo, per studio, per motivi familiari o per motivi religiosi, di durata non inferiore a un anno. Vengono considerati in questa modalità anche i permessi concessi per adozione/affidamento.
(4) Permessi di soggiorno per lavoro: Il cittadino straniero che viene in Italia per motivi di lavoro deve possedere al momento dell’ingresso un visto per motivi di lavoro a seguito del rilascio del nulla osta da parte dello Sportello Unico competente. Vengono considerate nella modalità lavoro tutte quelle motivazioni che fanno perno comunque intorno all’occupazione incluse, ad esempio, le persone in attesa o in cerca di occupazione.