Il Goal 11 ha come obiettivo quello di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
L’indicatore composito elaborato (*) 2020 del Goal 11 fa registrare per l’Umbria un valore (92,0) che la pone al quattordicesimo posto della graduatoria nazionale tra le 21 regioni e province autonome. Il valore medio nazionale si attesta a 98,7, quello del Centro Italia a 98,3; la Calabria è la regione che fa registrare il punteggio più basso (80,1), mentre la Provincia Autonoma di Bolzano detiene la performance migliore (110,5).
Indicatori semplici disponibili
Indice di abusivismo edilizio [2020] (Abitazioni abusive costruite nell’anno per 100 abitazioni autorizzate dai Comuni): 15,0. Posizione: 10 su 19 (non è disponibile il dato delle Province Autonome di Trento e di Bolzano). Centro: 16,7. Italia: 17,1.
Incidenza delle aree di verde urbano sulla superficie urbanizzata delle città [2020] (m2 per 100 m2 di area urbanizzata. L’indicatore è il rapporto tra le aree verdi urbane e le aree urbanizzate delle città; è calcolato sommando tutte le “aree verdi urbane” rispetto alla superficie urbanizzata. Sono considerate “aree verdi urbane” le aree verdi gestite da enti pubblici e fruibili per i cittadini, che si trovano nel territorio comunale dei capoluoghi di provincia (escluse le aree naturali protette, le aree boschive e le aree verdi incolte), e “aree urbanizzate delle città” le superfici delle località classificate come “centro”, “nucleo” o “località produttiva” dal Censimento della popolazione (2011). Le aree verdi urbane includono: a) Verde storico (ai sensi del D.Lgs n. 42/2004 e s.m.i.); b) Grandi parchi urbani; c) Aree verdi attrezzate e di arredo urbano; d) Giardini scolastici; e) Orti urbani; f) Aree sportive all’aperto; g) Aree destinate alla forestazione urbana; h) Giardini zoologici, cimiteri e altre tipologie di aree verdi urbane.): 8,0. Posizione: 10 su 21. Centro: 7,8. Italia: 8,5.
Superamenti del valore limite giornaliero previsto per il PM10 nei comuni capoluogo di provincia [2020] (Numero massimo di superamenti del valore limite giornaliero previsto per il PM10 (50 microgrammi/m3) tra tutte le centraline fisse per il monitoraggio della qualità dell’aria. Per il valore Italia si indica il numero di comuni capoluogo di provincia/città metropolitana con oltre 35 giorni/anno civile (stabilito dalla normativa citata) di superamento di quanto indicato indicato): 36,4. Posizione: 7 su 21. Centro: 34,73. Italia: 40,78.
Posti km offerti dal tpl [2020] (Prodotto del numero complessivo di km percorsi nell’anno dai veicoli del Tpl per la loro capacità media, rapportato alla popolazione residente (posti-Km per abitante). L’indicatore considera le seguenti modalità di Tpl: autobus, tram, filobus, metropolitana, funicolare o funivia (inclusi i servizi ettometrici di navetta a guida automatica), trasporti per vie d’acqua.): 1.376. Posizione: 16 su 21. Centro: 3.737. Italia: 3.622.
Persone che si spostano abitualmente per raggiungere il luogo di lavoro solo con mezzi privati [2020] (Percentuale di persone di 15 anni e più che si recano abitualmente sul luogo di lavoro solo con mezzi privati): 83,6. Posizione: 2 su 21. Centro: 75,4. Italia: 75,0.
Difficoltà di accesso ad alcuni servizi [2020] (Percentuale di famiglie che dichiarano molta difficoltà a raggiungere tre o più servizi essenziali (farmacie, pronto soccorso, ufficio Postale, polizia, carabinieri, uffici comunali, asilo nido, scuola materna, scuola elementare, scuola media inferiore, negozi di generi alimentari, mercati, supermercati). L’indicatore è calcolato come media triennale): 5,1. Posizione: 10 su 21. Centro: 5,4. Italia: 5,5.
(*) Note metodologiche
L’Indicatore Composito Elaborato da ASviS per ciascun obiettivo è stato elaborato secondo il metodo di calcolo AMPI in seguito modificato per il BES. L’indicatore composito è una combinazione di diverse misure elementari ed esprime in sintesi il percorso di avvicinamento o di allontanamento del territorio rispetto ad ogni indicatore considerato dello specifico GOAL (obiettivo). Posto a 100 il valore italiano del 2010, l’indicatore composito permette di osservare la performance nel tempo dell’Umbria rispetto all’obiettivo e il confronto con l’andamento medio nazionale e di quello delle regioni del comparto territoriale Centro Italia (Toscana, Marche, Umbria e Lazio).