L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) ha effettuato un’analisi dell’andamento dei costi energetici nelle Aziende Sanitarie Pubbliche, confrontando i dati 2022 e 2021 delle Regioni.
A livello nazionale, la spesa sanitaria relativa ai costi energetici di tutte le Regioni e Province Autonome per l’anno 2022 è aumentata complessivamente di 1,4 miliardi di euro, corrispondente ad un aumento medio pro-capite di 23,98 euro. In termini percentuali nel 2022, è aumentata del 79,02% rispetto al 2021, passando da 30,35 euro pro-capite a 54,33 euro pro-capite.
Al fine di contrastare gli effetti dell’aumento dei prezzi delle fonti energetiche sono stati previsti, per l’anno 2022, finanziamenti per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale di 1,6 miliardi di euro.
Le regioni che hanno registrato l’incremento maggiore rispetto al 2021 sono Abruzzo (+163,02%), Toscana (+144,86%), Emilia-Romagna (+134,75%) e Puglia (+112,64%).
In valore assoluto, l’Emilia Romagna mostra un aumento di 188,2 milioni di euro, la Toscana di 153,1 milioni euro, l’Abruzzo di 54,2 milioni di euro e la Puglia di 108,15 milioni di euro.
In Umbria l’aumento dei costi energetici nelle aziende sanitarie pubbliche dal 2021 al 2022 è stato pari a 31,1 milioni di euro, +75,1%, in linea con l’andamento a livello nazionale (+79,02%).
A livello pro-capite, ovvero rapportando l’aumento dei costi energetici alla popolazione residente al 1° gennaio 2022 (fonte dati ISTAT), le regioni che
registrano un maggiore aumento pro-capite rispetto all’anno precedente sono l’Emilia-Romagna (+ 42,5 euro nel 2022), a fronte di una spesa energetica pro-capite di 31,5 euro nell’anno 2021, l’Abruzzo (+42,4 euro nel 2022), la Toscana (+ 41,8 euro nel 2022) e la Basilicata (+39,1 euro nel 2022), rispetto ad un aumento medio nazionale di 23,9 euro.
In Umbria l’aumento per abitante dei costi energetici tra il 2021 e il 2022 è stato pari a 36,3 euro, superiore alla media nazionale.
FONTE: AGENAS-MINISTERO DELLA SALUTE