In Umbria, nel 2018, si raggiunge il picco della percentuale di famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà relativa (1) (2) (14,8%); tra il 2018 e il 2019 l’incidenza della povertà relativa familiare cala drasticamente toccando il minimo, 8,6%. Nel Centro la situazione è molto migliore: l’indicatore assume valori nettamente inferiori a quelli dell’Umbria e a quelli medi nazionali e sono compresi tra il massimo del 2018 (7,8%) e il minimo del 2020 (5,7%). Tra il 2019 e il 2022, in Umbria, l’indicatore è inferiore a quello medio nazionale; in particolare, nel 2022, si attesta al 9% contro il 10,1% italiano.

Grafico 1 – Indice di povertà relativa regionale familiare. Umbria, Centro e Italia. Anni 2016-2022, valori percentuali.

  1. Soglia di povertà relativa: è data dal 60% della mediana della distribuzione del reddito familiare equivalente nel paese di residenza;
  2. Indice di povertà relativa: si ottiene dal rapporto tra il numero di famiglie con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di povertà relativa e il totale delle famiglie residenti.

 Fonte: Istat

Tra il 2018 e il 2022 in Italia la percentuale di popolazione che abbandona prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale (3) è superiore a quella del Centro e a quella umbra. Il massimo, in Umbria e nel Centro, è raggiunto nel 2020: Umbria (12,6%), Centro (12%). Negli ultimi due anni della serie storica (tra il 2020 e il 2022), l’indicatore subisce una forte flessione in tutti e tre gli ambiti territoriali: in Umbria, tra il 2021 e il 2022, è ancora più accentuata, si passa dal 12% al 7,3%.

Grafico 2 – Giovani che abbandonano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale. Umbria, Centro e Italia. Anni 2018-2022, valori percentuali.

3. Percentuale della popolazione 18-24 anni con al più la licenza media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione di durata superiore ai 2 anni e che non frequenta corsi scolastici o svolge attività formative.

 Fonte: Istat

Le curve che descrivono l’andamento della percentuale degli alunni con disabilità (4), nei tre ambiti territoriali, hanno un chiaro trend crescente: in Umbria si va dal minimo del 2011 (1,99%) al massimo del 2021 (3,82%). I valori medi nazionali sono inferiori a quelli del Centro lungo tutto l’arco temporale (2011-2021) e tra il 2015 e il 2021 rispetto all’Umbria. In Italia, nel 2021, l’indicatore assume il valore di 3,65%, 3,82% in Umbria e 3,77% nel Centro, livelli massimi per tutti e tre gli ambiti territoriali.

Grafico 3 – Alunni con disabilità. Umbria, Centro e Italia. Anni 2011-2021, valori percentuali.

4. Rapporto tra gli alunni con disabilità (motoria, uditiva o visiva) e gli alunni totali.

Fonte: elaborazioni Istat su dati Miur

In Italia, tra il 2011 e il 2021, la percentuale di ospiti anziani non autosufficienti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari per centomila anziani (5), è notevolmente superiore a quella del Centro e a quella dell’Umbria. A livello nazionale il massimo è raggiunto nel 2018 (1.708), il minimo nel 2020 (1.450,2); in Umbria il minimo nel 2015 (870,3), il massimo nel 2018 (1.020,4).

Grafico 4 – Ospiti anziani non autosufficienti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari per centomila anziani. Umbria, Centro e Italia. Anni 2011-2021.

5. Ospiti anziani (fascia d’età 65 anni ed oltre) non autosufficienti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari sulla popolazione residente media della fascia d’età 65 anni ed oltre per centomila anziani.

Fonte: Istat

In Italia, tra il 2011 e il 2021, gli ospiti con disabilità o non autosufficienti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari per centomila abitanti (6) sono nettamente maggiori di quelli umbri e di quelli del centro Italia.  A livello nazionale il massimo è raggiunto sempre nel 2018 (477,8), il minimo nel 2020 (426,7). In Umbria si osservi il progressivo incremento tra il 2015 (322,8) e il 2019 (386,7), la flessione nel 2020 e il nuovo aumento nel 2021 (387,6, massimo).

Grafico 5 – Ospiti con disabilità o non autosufficienti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari per centomila abitanti. Umbria, Centro e Italia. Anni 2011-2021.

6. Ospiti con disabilità (motoria, uditiva o visiva) non autosufficienti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari rapportati alla popolazione residente media, per centomila abitanti.

Fonte: Istat

https://www.istat.it/it/archivio/16777

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