L’analisi sull’andamento della demografia delle imprese nel I trimestre 2023, che emerge dai dati Movimprese, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio, evidenzia, per il nostro Paese, una sostanziale stabilità delle iscrizioni al Registro delle Imprese delle Camere di commercio (101.788 unità, in linea rispetto allo stesso periodo del 2022) e un sensibile incremento delle chiusure rispetto allo stesso periodo del biennio precedente (109.231 unità) che, tuttavia, restano tra i valori più contenuti degli ultimi dieci anni.

L’analisi a livello territoriale mostra saldi negativi in tutte e quattro le grandi ripartizioni, ciascuna in arretramento rispetto a un anno fa. Tra le regioni, Lazio, Sardegna e Trentino-Alto Adige sono quelle che fanno registrare un saldo positivo – per quanto contenuto – rispettivamente con 1.157, 253 e 85 imprese in più. Delle altre, Piemonte e Sicilia sono quelle che hanno chiuso il primo trimestre 2023 con il risultato peggiore in termini assoluti, rispettivamente con 1.638 e 907 imprese in meno.

In Umbria le iscrizioni di nuove imprese nel I trimestre 2023 sono state 1.240 a fronte di 1.505 cessazioni con un saldo negativo di 265 imprese (-174 nella Provincia di Perugia, -91 in quella di Terni). Al 31 marzo 2023 lo stock di imprese umbre ammontava a 93.269 con un tasso di crescita in negativo dello 0,28%, più marcato rispetto a quella dell’Italia (-0,12%) e a quella del Centro (-0,04%), con il dato del Lazio (+0,19%) in contro tendenza rispetto a quello delle altre regioni come Toscana (-0,16%) e Marche (-0,5%).

FONTE: UNIONCAMERE – MOVIMPRESE

https://www.unioncamere.gov.it/comunicazione/comunicati-stampa/imprese-nel-i-trimestre-aperture-stabili-ma-crescono-le-chiusure-59

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