Nonostante i progressi conseguiti nella parità di genere e nell’empowerment femminile, le donne e le ragazze continuano a subire disparità di diritti e nell’accesso alle risorse economiche, naturali e tecnologiche, ad essere oggetto di stereotipi di genere, a subire discriminazioni e forme di violenza.

Tra gli obiettivi della Commissione europea, attraverso il Goal 5 dell’agenda 2030, c’è quello di eliminare ogni forma di discriminazione e violenza per le donne di tutte le età, nella sfera pubblica e privata, così come ogni forma di sfruttamento e pratica dannosa, i matrimoni precoci o forzati, le mutilazioni genitali. È importante garantire l’accesso alla salute sessuale e riproduttiva, riconoscere e valorizzare il lavoro domestico e di cura non retribuiti, fornendo servizi pubblici, infrastrutture e politiche di protezione sociale e promuovendo la condivisione delle responsabilità all’interno del nucleo familiare. Questo obiettivo è volto anche ad assicurare la piena ed effettiva partecipazione femminile e le pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale nella vita politica, economica e pubblica. La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma è anche condizione imprescindibile per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Differenze e diseguaglianze di genere devono pertanto essere contrastate in tutti i campi e in tutti i settori.

Nel 2014, in Umbria il 5,2% delle donne risulta vittima di violenze domestiche, percentuale superiore alla media italiana (4,9%) e uguale alla media del Centro.

Nel 2022 il numero di Donne vittime di violenze segnalate al numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking 1522 sono pari in Umbria a 33,6 donne ogni 100 mila, numero inferiore alla media italiana pari a 38,5.

Numero di Donne vittime di violenze segnalate al numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking 1522 – ogni 100 mila donne, Italia e Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Nel 2021 il tasso medio di copertura regionale sulle donne di 14 anni e più dei centri anti violenza (CAV) e case rifugio attivi in Umbria è pari a 1,75 centri ogni 100.000 donne di età superiore ai 14 anni (2,39 in Italia e 2,09 nel Centro).

Nell’indicatore relativo alla “proporzione di donne e ragazze di almeno 15 anni d’età che hanno avuto almeno un partner nella vita e sono state vittime negli ultimi 12 mesi di violenza fisica, sessuale o psicologica da parte di un partner attuale o precedente per forma di violenza e per età” è pari nel 2021 in Umbria a 1,25 ogni 100 mila donne, superiore alla media italiana pari a 1,14 ma inferiore a quella del Centro (1,26).

La quota di tempo dedicata al lavoro non retribuito, domestico e di cura è pari, nel 2014, al 13,9% della giornata (13,5% in Italia, 13,1% nel Centro).

Il rapporto tra i tassi di occupazione (25-49 anni) delle donne con figli in età prescolare e delle donne senza figli è pari nel 2022 in Umbria al 79,4%, percentuale superiore a quella dell’Italia (72,4%) e inferiore a quella del Centro (79,8%).

Rapporto tra i tassi di occupazione (25-49 anni) delle donne con figli in età prescolare e delle donne senza figli (Val%) – Italia, Centro, Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Nel 2022 l’Umbria, presenta una quota abbastanza elevata di donne elette in Parlamento, il 33,3% (33,7% la media italiana 30,4% quella del Centro) e elevata nella rappresentanza politica a livello locale, pari nel 2023 al 38,1% (23,5% in Italia e 36,4% nel Centro).

Donne e rappresentanza politica in Parlamento (val.%) – Italia, Centro, Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Nel 2022 il tasso di abortività volontaria delle donne di 15-49 anni per 1.000 donne (Proporzione di donne (di età tra 15 e 49 anni) che prendono decisioni informate su relazioni sessuali, uso degli anticoncezionali e assistenza alla salute riproduttiva) è pari in Umbria a 5,3 (5,5 in Italia e 5,7 nel Centro), in aumento rispetto l’anno precedente.

Tasso di abortività volontaria delle donne di 15-49 anni per 1.000 donne – Italia, Centro, Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Analizzando i principali indicatori del mercato del lavoro femminili, nel 2022 in Umbria, il tasso di occupazione femminile (rapporto percentuale tra le donne occupate tra 15 e 64 anni e la popolazione residente femminile della stessa classe d’età) è pari al 58,1% – in aumento di 0,5% punti percentuali rispetto al 2021 – percentuale superiore alla media italiana pari al 51,1% e del Centro (57,6%).

Tasso di occupazione femminile – Anni 2018-2022 Italia, Centro, Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Anche nel tasso di disoccupazione e di disoccupazione giovanile femminile l’Umbria nel 2022 presenta dati migliori sia della media italiana che del Centro. Nel 2022 in Umbria il tasso di disoccupazione femminile (donne in cerca di occupazione in età 15-64 anni sulle forze di lavoro femminili della corrispondente classe di età (%) si attesta all’8,0%, percentuale inferiore sia alla media italiana (9,5%) che del Centro (8,3%).

Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione giovanile femminile (donne in cerca di occupazione in età 15-24 anni su forze di lavoro femminili della corrispondente classe di età (%)) nel 2022 il valore dell’Umbria si attesta al 17,9%, in diminuzione di 5,3 punti percentuali rispetto al 2021, valore inferiore all’Italia (25,8%) e al Centro (24,5%).

Tasso di disoccupazione femminile – Anni 2018-2022 Italia, Centro, Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Tasso di disoccupazione giovanile femminile – Anni 2018-2022 Italia, Centro, Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Nel tasso di attività (donne di 15-64 anni appartenenti alle forze di lavoro su popolazione totale femminile della corrispondente classe d’età (%), l’Umbria mostra nel 2022 un valore (63,1%) più elevato sia della media italiana (56,4%) e del Centro (62,7%).

Tasso di attività femminile – Anni 2018-2022 Italia, Centro, Umbria

Fonte: Elaborazione su dati ISTAT

Fonte: ISTAT

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