Il presente rapporto – attraverso grafici, commenti e una tabella – analizza i dati di fonte INPS (Osservatorio sul Precariato) aggiornati al 2022 relativamente alle assunzioni e alle variazioni contrattuali in Umbria, nel Centro e in Italia. Nel primo paragrafo è analizzato l’andamento del numero di assunzioni tra il 2014 e il 2022 in Umbria e in Italia.  Nel paragrafo 2 è presentato il grafico della ripartizione percentuale delle assunzioni per tipologia di contratto, nel paragrafo 3 le assunzioni per sesso e la ripartizione percentuale per tre classi d’età: fino a 29, 30-50 e 50 e oltre. Infine nei paragrafi 4 e 5 si passa all’analisi dei dati relativi alle variazioni contrattuali: in particolare nel paragrafo 4 la tabella riporta la ripartizione percentuale per tipologia di trasformazione contrattuale, nel paragrafo 5 le variazioni contrattuali per sesso e la ripartizione percentuale per le tre macroclassi d’età di cui sopra.

1.       Assunzioni Umbria e Italia tra il 2014 e il 2022

In Umbria e in Italia si osserva un marcato incremento delle assunzioni tra il 2016 e il 2018: in particolare in Umbria si passa dalle 65.589 nel 2016 alle 89.579 nel 2018, in Italia da 5.854.345 a 7.579.887. Tra il 2019 e il 2020 si registra un crollo ascrivibile alla pandemia da Covid-19 che porta il loro numero abbastanza vicino al minimo del 2014. Nel biennio 2020-2022 si torna a rilevare un incremento molto sostenuto che porta il numero di assunzioni annue nel 2022 al valore massimo di 92.759 in Umbria e di 8.058.560 in Italia.

Grafico 1.1 – Numero assunzioni in Umbria e Italia, anni 2014-2022

2.       Assunzioni per tipologia di assunzione

La forma di assunzione più diffusa nel 2022 è quella a tempo determinato: in Umbria rappresenta il 40,4% delle assunzioni, in Italia il 43,8%, nel Centro il 48,6%. I contratti a tempo indeterminato sono molto meno frequenti e sono compresi tra il 14,8% dell’Umbria e il 17,1% dell’Italia, percentuali non molto superiori rispetto a quelle dei contratti in somministrazione, compresi tra il 10,8% del Centro e il 15,2% dell’Umbria. Da notare la discreta diffusione delle assunzioni con contratto intermittente: in Umbria rappresentano ben il 16,6% delle assunzioni del 2022, percentuale superiore a quella relativa ai contratti a tempo indeterminato; nel Centro e in Italia i valori si attestano all’8,9%. Le assunzioni stagionali sono comprese tra il minimo dell’Umbria (5,4%) e il massimo dell’Italia (12,6%).

Grafico 2.1 – Assunzioni per tipologia di assunzione, Umbria, Centro e Italia, anno   2022, ripartizione percentuale

(a)   Contratto di apprendistato: è un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione giovanile;

(b)   Contratto in somministrazione: è il contratto con cui una parte (somministrante) si obbliga, verso corrispettivo di un prezzo, a eseguire, a favore dell’altra (somministrato), prestazioni periodiche o continuative di cose;

(c)    Contratto stagionale: è un particolare contratto a tempo determinato applicabile a specifici lavori, legati, per lo più, a cicli stagionali. Non tutte le imprese possono agevolarsi di questa tipologia contrattuale in quanto riguarda alcuni settori lavorativi;

(d)   Contratto intermittente: è il contratto con il quale il lavoratore si mette a disposizione di un datore di lavoro per lo svolgimento di prestazioni lavorative discontinue o, appunto, intermittenti. Il contratto può contemplare l’obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro.

3.       Assunzioni per sesso e classe d’età

Nel 2022 la maggioranza degli assunti è di sesso maschile: in Umbria il 54,3%, nel Centro il 57,1% e in Italia il 57,7%. Il vantaggio degli uomini sulle donne va quindi da un minimo di +8,6% in Umbria al massimo in Italia di +15,4%.

Grafico 3.1 – Assunzioni per sesso, Umbria, Centro e Italia, anno 2022, valori percentuali

La maggioranza degli assunti ha un’età compresa tra 30 e 50 anni, il 43,2% in Umbria, il 44,6% nel Centro e il 44% in Italia. Percentuali significative si registrano anche per le assunzioni di giovani comprese tra il 36,3% del Centro e il 39,1% dell’Umbria, valori piuttosto alti che sono frutto delle assunzioni di giovani con contratti precari. La quota di assunzioni di persone con 51 anni e oltre è ridotta e compresa tra il 17,7% dell’Umbria e dell’Italia e il 19,1% del Centro.

Grafico 3.2 – Assunzioni per classe d’età, Umbria, Centro e Italia, anno 2022, ripartizione percentuale

4.       Variazioni contrattuali per tipologia

Nei tre ambiti territoriali considerati la preponderante percentuale di variazioni contrattuali corrisponde alla trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato (Umbria 72,6%, Italia 80,8%). Una discreta percentuale di variazioni contrattuali trasforma l’apprendistato in contratti a tempo indeterminato (20,2% in Umbria, 13,1% in Italia). Le altre variazioni contrattuali sono del tutto marginali, in particolare la trasformazione a tempo indeterminato da rapporti stagionali (1% in Umbria, 1,6% in Italia).

Tav. 4.1 – Variazioni contrattuali per tipologia di variazione, Umbria, Centro e Italia, anno 2022, ripartizione percentuale

5.       Variazioni contrattuali per sesso e classe d’età

Come è facile aspettarsi, la maggioranza delle variazioni contrattuali riguarda i maschi, diretta conseguenza delle maggiori assunzioni maschili. Nel 2022, nei tre ambiti territoriali, si riscontrano valori molto simili (Umbria maschi 60%, Centro 59,3%, Italia, 59,9%) con un vantaggio dei maschi rispetto alle femmine che si aggira intorno al 20%. Da notare che le percentuali maschili delle variazioni contrattuali sono più alte di quelle relative alle assunzioni denotando per gli uomini una maggiore dinamicità nelle trasformazioni contrattuali.

Grafico 5.1 – Variazioni contrattuali per sesso, Umbria, Centro e Italia, anno 2022, valori percentuali

La distribuzione per età delle variazioni contrattuali nel 2022 è simile nei tre territori. In Umbria e nel Centro il 31,1% delle variazioni contrattuali riguarda i giovani tra 18 e 29 anni, in Italia il 34,7%. La percentuale preponderante delle variazioni riguarda le persone tra 30 e 50 anni, 51,7% in Umbria, 49,3% in Italia. Come da attese, le variazioni contrattuali degli over 50 costituiscono la percentuale minoritaria (17,2% in Umbria, 16% in Italia).

Grafico 5.2 – Variazioni contrattuali per classe d’età, Umbria, Centro e Italia, anno 2022, ripartizione percentuale

Fonte: INPS, Osservatorio sul precariato

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