La percentuale di utilizzo del trasporto ferroviario (1) fra lavoratori, scolari e studenti presenta tra il 2013 e il 2023 un trend decrescente al Centro e in Italia: infatti si passa rispettivamente dall’8,6% al 5,2% nel 2023 e dal 7% al 5,1%. In Umbria si registrano valori nettamente più bassi con un andamento dell’indicatore piuttosto irregolare: minimo nel 2019, 1,2%, massimo nel 2018 e nel 2023, 4,4%.
Grafico 1 – Indice di utilizzazione del trasporto ferroviario. Umbria, Centro e Italia. Anni 2013 – 2023, valori percentuali.
(1) Percentuale di lavoratori, scolari e studenti di tre anni e più che utilizzano il treno abitualmente per recarsi a lavoro, asilo o scuola sul totale.
Fonte: Istat
Anche l’indicatore percentuale di utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto (2) (3) (4), in Umbria, tra il 2013 e il 2023, è sensibilmente inferiore a quello del Centro e a quello dell’Italia: nel 2013 è pari al 12,5. Tra il 2018 e il 2021 – con un’accentuazione tra il 2020 e il 2021 dovuta alla pandemia da Covid-19 – al Centro e in Italia si registra una netta decrescita: rispettivamente dal 22,4% al 16,4% nel 2021 e dal 21,1% al 15,1%, in entrambi gli ambiti territoriali una flessione di sei punti percentuali. Tra il 2021 e il 2023 si assiste a un parziale recupero nel Centro e in Italia rispetto al 2020, in Umbria il massimo nel 2023: 14,1%.
Grafico 2 – Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati, studenti, scolari e altri utenti di mezzi pubblici. Umbria, Centro e Italia. Anni 2013-2023, valori percentuali.
(2) Numero di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici che hanno utilizzato mezzi pubblici di trasporto sul totale delle persone che si sono spostate per motivi di lavoro e di studio e hanno usato mezzi di trasporto.
(3) La popolazione di riferimento sono gli occupati di 15 anni e più e gli studenti fino a 34 anni (inclusi i bambini che frequentano asilo nido, scuola dell’infanzia ed elementare) che sono usciti di casa per recarsi al lavoro, università, scuola e asilo.
(4) Sono considerati mezzi pubblici: treno, tram, bus, metropolitane e corriere. Sono stati esclusi i pullman e le navette aziendali.
Fonte: Istat
Anche l’indicatore dei passeggeri del trasporto pubblico locale per abitante (5) (6) (7) tra il 2011 e il 2020, nei tre ambiti territoriali, subisce una progressiva decrescita, in particolare tra il 2019 e il 2020. In questo ultimo periodo, Centro da 227,1 a 115,9, Italia da 193,6 a 100,5. In Umbria anche tra il 2018 e il 2019 c’è una netta flessione, da 87 passeggeri per abitante (2018) a 64 nel 2019; si registrano, inoltre, valori nettamente inferiori a quelli medi nazionali e a quelli del Centro.
Grafico 3 – Passeggeri trasportati dal trasporto pubblico locale. Umbria, Centro, Italia. Anni 2011-2020, numero per abitante.
(5) Il dato considera il complesso delle seguenti modalità di trasporto pubblico locale: Autobus, Tram, Filobus, Metropolitana, Trasporti per vie d’acqua, Funicolare, Funivia e altri sistemi ettometrici. Sono esclusi i servizi ferroviari suburbani o metropolitani.
(6) Stime provvisorie, soggette a revisione in seguito al futuro utilizzo della serie ricostruita della popolazione intercensuaria residente.
(7) Alcuni valori del numeratore sono stati stimati. Eventuali differenze con altre pubblicazioni dell’Istituto sono da attribuire a procedure di arrotondamento.
Fonte: Istat
L’indicatore qualitativo che misura il grado di soddisfazione per il servizio di trasporto ferroviario (8), tra il 2013 e il 2023, ha un andamento tendenzialmente crescente nei tre ambiti territoriali, in particolare tra il 2018 e il 2019 (Umbria dal 53,4% nel 2018 al 64,3% di persone soddisfatte nel 2019, Italia, dal 58,2% al 68,1%) e dal 2021 al 2022 (Umbria, da 61,6% a 70,2%, massimo, Italia, da 63,1% a 70,1%, massimo).
Grafico 4 – Grado di soddisfazione del servizio di trasporto ferroviario a livello regionale. Umbria, Centro e Italia. Anni 2013-2023, valori percentuali.
(8) Media delle persone che si dichiarano soddisfatte delle sette diverse caratteristiche del servizio rilevate sul totale degli utenti del servizio (frequenza corse, puntualità, possibilità di trovare posto a sedere, pulizia delle vetture, comodità degli orari, costo del biglietto, informazioni sul servizio).
Fonte: elaborazioni Istat su dati Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza