La Strategia di Specializzazione intelligente, introdotta nel 2013 con Regolamento europeo per la programmazione 2014-2020 sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei, nasce con lo scopo di massimizzare l’impatto degli investimenti dedicati a ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione in modo coerente con le specializzazioni che caratterizzano i singoli territori.

L’Istat ha aggiornato gli indicatori relativi alle imprese ed ai relativi aggregati economici nelle aree di specializzazione intelligente. Questi indicatori, diffusi sia a livello nazionale che regionale, sono desunti dalle informazioni della seconda edizione del Censimento permanente delle imprese 2022, integrate con le informazioni dei registri statistici di base. Il primo rilascio di indicatori relativi alle S3 (acronimo derivante dalle tre “S” di Smart Specialisation Strategy).

La Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) individua cinque aree tematiche nazionali prioritarie:

  1. Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente
  2. Salute, alimentazione, qualità della vita
  3. Agenda Digitale, Smart Communities, Sistemi di mobilità intelligente
  4. Turismo, Patrimonio culturale e industria della creatività
  5. Aerospazio e difesa

Tali tematiche si declinano in 12 aree di specializzazione intelligente, individuate dalle amministrazioni centrali e regionali, ossia ecosistemi industriali che identificano ambiti di produzione fondamentali del tessuto produttivo italiano. Le aree di specializzazione intelligente sono:

1. Aerospazio; 2. Agrifood; 3. Blue Growth; 4. Chimica Verde; 5. Design, creatività e Made in Italy; 6. Energia; 7. Fabbrica Intelligente; 8. Mobilità Sostenibile; 9. Salute; 10. Smart, Secure and Inclusive Communities; 11. Tecnologie per gli Ambienti di Vita; 12. Tecnologie per il Patrimonio Culturale.

Nel 2021, in Umbria, il comparto S3 rappresenta il 31,5% delle imprese dell’industria e dei servizi (35,7% in Italia) e il 44,5% degli addetti (57,4% in Italia), circa il 51% dell’economia in termini di valore aggiunto (69,8% in Italia) e l’87% dell’export nazionale di merci (89,2% in Italia).

Le aree di specializzazione intelligente in Umbria riguardano specialmente il settore agroalimentare (42%), che rappresentano il 13,2% del totale delle imprese umbre, seguite da quelle del settore dell’energia e ambiente (27,6%) che rappresentano l’8,7% del totale delle imprese umbre e quelle del “Design, creatività e Made in Italy” (23%) che rappresentano il 7,3% del totale delle imprese umbre.

Imprese per aree di specializzazione – Umbria 2021

Imprese per aree di specializzazione – Italia 2021

FONTE: ISTAT – Censimento permanente delle imprese 2022

https://www.istat.it/it/files//2024/05/Le-aree-di-specializzazione-intelligente-italiane.pdf

Scarica il file in PDF