Al 31 dicembre 2018 la popolazione residente in Umbria era di 882.015 unità, dato inferiore di 2.625 unità rispetto all’anno precedente e pari ad una percentuale di riduzione dello 0,30%. La diminuzione è in linea con quella registrata nel comparto territoriale delle regioni del Centro Italia (-0,28%) e lievemente superiore a quella della media nazionale (-0,21%). Le uniche regioni in cui si registra un aumento della popolazione rispetto al 2017 sono la Lombardia, il Trentino-Alto Adige, il Veneto e l’Emilia-Romagna.


Dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2018 la popolazione in Umbria è calata di 12.747 unità, corrispondente ad una percentuale dell’1,42%.


In Umbria il 51,84% della popolazione residente nel 2018 è di sesso femminile (al secondo posto tra le regioni italiane dopo la Liguria).


L’Umbria ha fatto registrare nel 2018 un tasso di natalità del 6,6‰, inferiore a quello delle regioni dell’Italia centrale (6,9‰) e a quello nazionale (7,3‰), mentre il tasso di mortalità è pari all’11,4‰, un valore superiore sia a quello delle regioni centrali (10,6‰) che a quello medio nazionale (10,5‰).
Il tasso migratorio interno della regione risulta negativo (-0,3‰, stesso valore di quello nazionale, mentre le regioni del Centro Italia registrano un tasso positivo dello 0,1‰).
Il tasso migratorio estero, sempre in Umbria, si attesta al 3,1‰ (3,3‰ nel Centro Italia e 2,9% il dato nazionale), mentre quello estero stimato fa registrare un 2,3‰, un valore sensibilmente superiore a quello delle regioni centrali (0,9‰) e a quello medio nazionale (1,5‰).
Il tasso migratorio interno + estero della regione è complessivamente pari al 2,8‰, inferiore a quello delle regioni centrali (3,4‰), ma superiore a quello medio nazionale (2,6‰).
Infine il tasso di crescita naturale in Umbria registra il valore di -4,9‰, inferiore al -3,7‰ del Centro Italia e al -3,2‰ del dato nazionale. Il tasso di crescita totale nella regione ha un valore positivo dell’1,9‰, superiore sia al dato del comparto delle regioni centrali (0,9‰) che a quello nazionale (1,1‰).


Gli stranieri residenti in Umbria al 31 dicembre 2018 erano 97.541, in aumento dell’1,88% rispetto al 31 dicembre 2016 (nel centro Italia si registra un incremento dell’1,17%, mentre l’incremento del dato complessivo nazionale si attesta al 2,11%).


Nella regione l’incidenza percentuale degli stranieri sulla popolazione residente totale al 31.12.2018 è pari all’11,06%, in linea con il dato delle regioni dell’Italia centrale (11,11%) e superiore a quello medio nazionale (8,71%).
In Umbria la percentuale di nati stranieri sul totale dei nati è del 18,54% (nel Centro Italia è del 17,52% e in Italia del 14,88%).
Infine 17 stranieri residenti in Umbria su 1.000 hanno ottenuto la cittadinanza italiana a fronte dei 16 nelle regioni centrali e dei 15 in Italia.


GLOSSARIO:

Acquisizione della cittadinanza italiana: è regolata dalla Legge n.91/1992 e successive modificazioni e/o integrazioni. All’interno del bilancio demografico della popolazione straniera residente le acquisizioni di cittadinanza italiana costituiscono una posta negativa (rientrano tra le cancellazioni). Nel bilancio demografico della popolazione totale, invece, esse non alterano l’ammontare della popolazione complessiva.
Cancellazioni: si distinguono in a) Cancellazioni per altro comune: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza in altro comune italiano; b) Cancellazioni per l’estero: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza all’estero; c) Cancellazioni per altri motivi: non si tratta di effettivi trasferimenti di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le persone cancellate per irreperibilità, ossia non risultano residenti in seguito ad accertamenti anagrafici; gli stranieri per scadenza del permesso di soggiorno, secondo la vigente normativa anagrafica; le persone censite come aventi dimora abituale, ma che non hanno voluto o potuto (per mancanza di requisiti) iscriversi nel registro anagrafico dei residenti del comune nel quale erano stati censiti.
Iscrizioni: si distinguono in a) Iscrizioni da altro comune: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza da un altro comune italiano; b) Iscrizioni dall’estero: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza dall’estero; c) Iscrizioni per altri motivi: non si tratta di iscrizioni dovute ad un effettivo trasferimento di residenza, ma di iscrizioni dovute ad operazioni di rettifica anagrafica. Tra queste sono comprese le iscrizioni di persone erroneamente cancellate per irreperibilità e successivamente ricomparse; le iscrizioni di persone non censite, e quindi non entrate a far parte del computo della popolazione legale, ma effettivamente residenti.
Movimento migratorio e per altri motivi: è costituito dal numero delle iscrizioni e delle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente registrate durante l’anno.
Movimento naturale: è costituito dal numero dei nati da genitori residenti in Italia, indipendentemente dal luogo in cui è avvenuta la nascita (in Italia o all’estero) e dal numero di morti relativi alla popolazione residente, anch’essi indipendentemente dal luogo in cui si è verificato l’evento (sia in Italia sia all’estero). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti e i morti non residenti. Sia i nati sia i morti sono conteggiati al momento della trascrizione dell’atto di nascita o di morte nel registro anagrafico.
Popolazione residente: è costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora abituale nel territorio nazionale anche se temporaneamente assenti. Ogni persona avente dimora abituale in Italia deve iscriversi, per obbligo di legge, nell’anagrafe del comune nel quale ha stabilito la sua dimora abituale. In seguito ad ogni Censimento della popolazione viene determinata la popolazione legale. A tale popolazione si somma il movimento anagrafico dei periodi successivi, calcolati con riferimento alla fine di ciascun anno solare e si calcola così la popolazione residente in ciascun comune al 31 di dicembre di ogni anno.
Popolazione residente media: risulta dalla semisomma della popolazione al 1° gennaio e della popolazione al 31 dicembre.
Saldo migratorio e per altri motivi: è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni per trasferimento di residenza e per altri motivi dai registri anagrafici dei residenti.
Saldo migratorio estero: è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per l’estero.
Saldo migratorio estero stimato: è calcolato secondo la seguente formula: (iscritti dall’estero + iscritti per ricomparsa a seguito di cancellazione per irreperibilità) – (cancellati per l’estero + cancellati per irreperibilità + stranieri cancellati per scadenza del permesso di soggiorno).
Saldo migratorio interno: è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni da/per altro comune.
Saldo migratorio: è la differenza tra le iscrizioni da altri comuni e dall’estero e le cancellazioni per altri comuni e per l’estero.
Saldo naturale: è la differenza tra il numero dei nati e il numero dei morti residenti in Italia. Saldo per altri motivi: è la differenza tra le iscrizioni e le cancellazioni effettuate per altri motivi. Saldo totale: è la somma del saldo naturale, del saldo migratorio e del saldo per altri motivi.
Tasso di acquisizione della cittadinanza italiana: è il rapporto tra il numero di persone che hanno acquisito la cittadinanza italiana e il numero di residenti a inizio anno con cittadinanza straniera moltiplicato per 1.000.
Tasso di crescita naturale: è il rapporto tra il saldo naturale dell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.
Tasso di crescita totale: è il rapporto tra il saldo totale dell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.
Tasso di mortalità: è il rapporto tra il numero di morti nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.
Tasso di natalità: è il rapporto tra il numero di nati nell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.
Tasso migratorio estero: è il rapporto tra il saldo migratorio estero dell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.
Tasso migratorio estero stimato: è il rapporto tra il saldo estero stimato e la popolazione media dell’anno, moltiplicato per 1.000.
Tasso migratorio interno: è il rapporto tra il saldo migratorio interno dell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.
Tasso migratorio totale: è il rapporto tra il saldo migratorio + il saldo per altri motivi dell’anno e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.
Tasso migratorio: è il rapporto tra il saldo migratorio e la popolazione media, moltiplicato per 1.000.

FONTI:

ISTAT, flussi demografici registrati nelle anagrafi di tutti i comuni italiani, 2018