Un indicatore significativo per la valutazione dell’esclusione sociale è rappresentato dall’incidenza delle persone che vivono in famiglie povere.
In generale, infatti, la povertà è fortemente associata alla struttura familiare – con riferimento sia alla sua dimensione sia alla sua composizione (ad esempio, la presenza di componenti anziani) – a bassi livelli di istruzione, a lavori scarsamente qualificati e alla disoccupazione. Nella nostra regione gli individui poveri nel 2020 rappresentano il 10,2% della popolazione. Nel 2020 rispetto all’anno precedente, l’incidenza della povertà è diminuita di 1,4 punti percentuali; l’Umbria si posiziona al 10° posto nella classifica delle regioni, la stessa del 2019.

Un indicatore importante per le politiche attuate in materia di servizi essenziali è rappresentato dalla diffusione sul territorio del servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi) agli anziani. Per Adi si intende la possibilità di fornire al domicilio del paziente interventi socio – sanitari, che contribuiscono al mantenimento del massimo livello di benessere, salute e funzione.
L’indicatore coglie, seppur parzialmente, anche aspetti di accessibilità e qualità del servizio, visto che l’assistenza domiciliare rappresenta una modalità avanzata e efficiente di erogazione dei servizi di cura all’anziano rispetto a quelli tradizionali.
In Umbria la quota di anziani che fruisce dei servizi di Adi nel 2019 è pari al 3% (il 2,9% in Italia), in aumento rispetto al 2018; tale quota pone l’Umbria in undicesima posizione nella classifica delle regioni italiane.