L’analisi sull’andamento della demografia delle imprese nel 2023, che emerge dai dati Movimprese, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio, evidenzia, per il nostro Paese una crescita delle imprese edili, consulenti aziendali e bed&breakfast e una diminuzione delle imprese del commercio, agricoltura e manifattura.
Oltre il 70% delle 42mila imprese registrate in più negli ultimi dodici mesi, infatti, opera in soli tre macro-settori: le costruzioni, il turismo e le attività professionali.
A livello di ripartizioni geografiche, i dati indicano in crescita il tessuto imprenditoriale di tutte le quattro aree geografiche. Con le sue 14.948 imprese in più, il Mezzogiorno ha determinato più di un terzo dell’intero saldo annuale, staccando il Nord-Ovest (+11.210) e il Centro (+10.626).
A livello territoriale meglio di tutte hanno fatto la Lombardia (10.562 imprese in più), il Lazio (+9.710) e la Campania (+6.351).
In Umbria le iscrizioni di nuove imprese nel 2023 sono state 3.975 a fronte di 4.114 cessazioni con un saldo negativo di 139 imprese. Il saldo negativo riguarda solo la Provincia di Perugia (-174 imprese), mentre è positivo il saldo nella Provincia di Terni (+35 imprese).
Fonte: Unioncamere – Movimprese
Le imprese in aumento riguardano il settore dei servizi (+1,01%) e costruzioni (+0,81%). Il calo riguarda le imprese dell’industria (-1,6%), seguite da quelle del commercio (-0,91%) e del settore agricolo (-0,86%).
Fonte: Unioncamere – Movimprese