Nei tre ambiti territoriali, il numero di addetti alla ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti (1), è nettamente crescente tra il 2016 al 2019: in quest’ultimo anno è raggiunto il massimo, 4,9‰ Umbria, 6,9‰ Centro e 6‰ Italia. Negli ultimi anni della serie storica segue una fase decrescente in Umbria che porta l’indice nel 2022 al 4‰.
Grafico 1 – Addetti alla ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti. Umbria, Centro e Italia. Anni 2016-2022
(1) Addetti alla ricerca e sviluppo (espressi in equivalenti tempo pieno per mille abitanti). L’indicatore si riferisce a ricercatori, tecnici e altro personale addetto alla R&S della Pubblica Amministrazione, Università e imprese pubbliche e private.
Fonte: Istat
L’indicatore italiano (2) è superiore a quello del Centro e in misura maggiore a quello umbro. La curva nazionale è costantemente crescente tra il 2011 e il 2019 (nel 2019 massimo Italia, 0,59%, Centro, 0,56%). Si osservi la fase crescente dell’Umbria dal 2015 al 2019 (da 0,21% a 0,41%, massimo) e la fase decrescente più sostanziale fra il 2020 e il 2021 (da 0,40 a 0,34), nel Centro e in Italia la decrescita è anticipata al 2019.
Grafico 2 – Ricercatori occupati nelle imprese sul totale degli addetti. Umbria, Centro e Italia. Anni 2011-2021, valori percentuali.
(2) I “Ricercatori” includono scienziati, ingegneri e specialisti delle varie discipline scientifiche impegnati nell’ideazione e nella creazione di nuove conoscenze, prodotti e processi, metodi e sistemi, inclusi anche i manager e gli amministratori responsabili della pianificazione o direzione di un progetto di ricerca.
Fonte: Istat
Tra il 2017 e il 2020, nei tre ambiti territoriali, l’incidenza percentuale della spesa per ricerca e sviluppo sul Pil è crescente, 2020: Umbria, 1,06%, Italia, 1,51%, Centro, 1,72%, valori massimi. Tra il 2020 e il 2022, l’indicatore si flette, 2022: Umbria 0,92%, Italia, 1,40%, Centro, 1,62%
Grafico 3 – Incidenza della spesa totale per R&S sul PIL. Umbria, Centro e Italia. Anni 2017-2022, valori percentuali.
Fonte: Istat
Tra il 2012 e il 2017-2018, nei tre ambiti territoriali, si registra un incremento della quota percentuale degli addetti nei settori ad alta intensità di conoscenza (3). Si osservi la crescita della percentuale tra il 2019 e il 2020, dal 14,4% al 15,1% in Umbria, dal 18,1% al 18,5% in Italia e dal 19,6% al 20,1% al Centro.
Grafico 4 – Quota degli addetti nei settori ad alta intensità di conoscenza nelle imprese dell’industria e dei servizi. Umbria, Centro e Italia. Anni 2012-2020, valori percentuali.
(3) I settori ad elevata intensità di conoscenza sono identificati sulla base della presenza di occupazione qualificata su scala europea: rientrano in questo gruppo le attività in cui almeno il 33 per cento degli addetti sono in possesso di un titolo di istruzione terziaria.
Fonte: Istat
L’indicatore percentuale (4) di natalità delle imprese ad alta intensità di conoscenza è tendenzialmente crescente nei tre ambiti territoriali tra il 2011 e il 2016, anche se si alternano fasi di ascesa e di flessione. Si osservi la decrescita tra il 2019 e il 2020 e la forte ripresa tra il 2020 e il 2021, massimo nei tre ambiti: Umbria, 10,1%, Centro e Italia 10,5%.
Grafico 5 – Tasso di natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza. Umbria, Centro e Italia. Anni 2011-2021, valori percentuali.
(4) Imprese nate nell’anno t nei settori ad alta intensità di conoscenza in percentuale del numero di imprese attive nell’anno t negli stessi settori.
Fonte: elaborazioni su dati Istat ASIA demografia d’impresa
L’indicatore percentuale (5) ci dice che tra il 2012 e il 2015, nei tre ambiti territoriali, si è ridotta di molto la sopravvivenza a tre anni delle imprese considerate: Umbria, dal 63,7% al 45%, Centro dal 62,2% al 46,1%, Italia dal 62,6% al 47%. Tra il 2015 e il 2017-2018 c’è un forte recupero, a cui segue una flessione nel 2021: Umbria 51,7%, Centro, 53,8%, Italia, 55,1%.
Grafico 6 – Tasso di sopravvivenza a tre anni delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza. Umbria, Centro e Italia. Anni 2011-2021, valori percentuali.
(5) Imprese nate nell’anno t nei settori ad alta intensità di conoscenza e sopravvissute all’anno t+3 in percentuale del numero di imprese nate nell’anno t nei settori ad alta intensità di conoscenza.
Fonte: elaborazioni su dati Istat ASIA demografia d’impresa