Il Report intende fornire l’analisi dei dati su “Il Mercato del lavoro – IV trimestre 2022” pubblicati da Istat il 15 marzo 2023, con particolare riferimento al mercato del lavoro in Umbria.

Nel corso del 2022 a livello nazionale e nelle regioni del Centro si registra un incremento dell’occupazione pari rispettivamente al +2,4% e al +3,1%.

In Umbria nello stesso periodo si rileva una flessione dell’occupazione (-1.951 unità; 0,6% rispetto al 2021). Nel 2020 l’Umbria aveva registrato una minore contrazione occupazionale rispetto alle aree geografiche prese come benchmark (-2,8% contro il 3% del Centro e il -3,1% dell’intero Paese). Una “resilienza” confermata, nel 2021, dal maggiore incremento dell’occupazione (+1,7% rispetto al +0,4% del Centro e al +0,8% in Italia).

Nel 2022 si registra un rallentamento delle performance occupazionali e la contrazione nel periodo 2019-2022 è di circa 6mila unità (-1,7% contro un esiguo incremento registrato nel Centro, +0,4%, e la sostanziale stabilità dell’occupazione nazionale).

Il calo dell’occupazione umbra nel corso del 2022 ha riguardato:

  • sia la componente maschile sia quella femminile (la riduzione è del tutto analoga);
  • gli occupati tra 25 e 49 anni (è, invece, aumentata l’occupazione tra i giovanissimi, 15-24 anni, e nella fascia più matura, 50-64 anni);
  • coloro che non possiedono alcun titolo di studio ovvero che hanno tutt’al più licenza elementare o media (-6,4% rispetto al dato del 2021);
  • i lavoratori del comparto delle costruzioni (-16,5%) e, in misura minore, quelli di altre attività dei servizi (-1,5%);
  • gli indipendenti (-3,7%). Tra i lavoratori dipendenti (che aumentano dello 0,5%), si contraggono i tempi indeterminati (-0,8%) mentre crescono gli occupati con contratto a termine (+6,6%);
  • gli occupati con contratto di lavoro part time (-6,2%).

Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di statistica su dati Istat

Considerando i principali indicatori del mercato del lavoro, calcolati sulla popolazione in età attiva (15-64 anni), nel corso del 2022 si rileva:

  • un incremento del tasso di occupazione regionale (+0,5 punti percentuali) che, sempre maggior di quello delle ripartizioni benchmark, nel 2022 supera il valore del 2019;
  • una riduzione del tasso di inattività (-0,7 punti percentuali) che nel 2022 è pari al 30,2%; pur continuando a scendere dopo il picco del 2020 (31,2%), il valore dell’indicatore umbro non torna al livello prepandemico (era 29,4% nel 2019), attestandosi al dato medio delle regioni del Centro e al di sotto di quello medio nazionale (34,5%);
  • una crescita del tasso di disoccupazione regionale (+0,4 punti percentuali) in controtendenza con quanto si osserva nel Centro in Italia (dove, rispettivamente, l’indicatore perde 1,7 e 1,5 punti percentuali). Nonostante tale incremento, il tasso di disoccupazione umbro – notevolmente calato nel corso del 2021 – ammonta nel 2022 al 7,1% e risulta inferiore a quello medio nazionale (8,2%; è in linea con quello del Centro) e anche a quello della stessa regione nel 2019 (8,6%).

Analizzando, nel dettaglio, il tasso di disoccupazione umbro si evince:

  • un gender gap sempre in sfavore della componente femminile. Nel 2022, il tasso di disoccupazione per le donne umbre segna l’8% mentre quello dei corregionali uomini è pari al 6,5%; il differenziale (pari a 1,5 punti percentuali in sfavore delle prime) mostra un trend decrescente (era di ben 2,8 punti percentuali nel 2019);
  • un evidente gap generazionale. In tutto il periodo considerato (2019-2022), si rilevano valori dell’indicatore maggiori per i giovanissimi (15-24 anni) e per i giovani (25-34 anni). C’è da dire che nel corso del 2022, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni umbri mostra una notevole riduzione (cala infatti di ben 10,4 punti percentuali) mentre quello dei 25-34enni aumenta di un punto percentuale;
  • una maggiore sofferenza per coloro che cercano lavoro e con un titolo di studio più basso (senza titolo, licenza elementare e/o media). Nel 2022, mentre continua a ridursi il tasso di disoccupazione per diplomati e laureati, aumenta quello della popolazione umbra con titoli di studio inferiori (che aveva, invece, segnato una notevole riduzione nel corso del 2021); il dato per questa categoria di disoccupati, nonostante l’incremento del 2022, è inferiore a quello rilevato nel 2019 (10,1% del 2022 contro il 13,6% del 2019).

Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di statistica su dati Istat

Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di statistica su dati Istat

Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di statistica su dati Istat

Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di statistica su dati Istat Fonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di statistica su dati IstatFonte: elaborazioni del Servizio Trasparenza, anticorruzione, privacy e Ufficio regionale di statistica su dati Istat

 

 

FONTE: ISTAT

https://www.istat.it/it/archivio/282094

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