In Umbria si stima che nel 2021 le persone residenti a rischio di povertà o di esclusione sociale siano il 16% del totale (138 mila individui circa), in aumento rispetto al valore del 2020 pari al 13,9% (circa 120 mila individui), percentuale inferiore alla media italiana ma anche a quella di due regioni del Centro, Toscana (Toscana 20,8%), Lazio (26,1%) e superiore a quella delle Marche (13,7%).
Per quel che concerne il rischio di povertà inteso come percentuale di persone che vivono in famiglie con un reddito disponibile equivalente inferiore a una soglia di rischio di povertà, fissata al 60% della mediana della distribuzione individuale del reddito equivalente disponibile, l’Umbria nel 2021 presenta un aumento rispetto al dato del 2020 (12,1% contro il 9,5% dell’anno precedente) presentando un dato inferiore sia alla media italiana che a quella di Toscana e Lazio ma superiore a quello delle Marche.
Altro indicatore dove l’Umbria registra un lieve peggioramento è quello relativo alla “bassa intensità lavorativa” inteso come percentuale di persone che vivono in famiglie per le quali il rapporto fra il numero totale di mesi lavorati dai componenti della famiglia durante l’anno di riferimento dei redditi (quello precedente all’anno di rilevazione) e il numero totale di mesi teoricamente disponibili per attività lavorative è inferiore a 0,20.
In tale indicatore, pari nel 2021 al 6,8%, l’Umbria registra un aumento di due punti percentuali rispetto al 2020, ma risulta comunque inferiore alla media italiana e del Centro.

(FONTE: ISTAT)

https://www.istat.it/it/archivio/275630